Materiali Onirici | Typomachia
Gianni Gaggiani6 – 30 agosto 2024
inaugurazione martedì 6 agosto 2024, ore 19,00
Nella lotta contro l’evanescenza delle nostre immagini e parole Gianni Gaggiani crea una sua originale tecnica, la Typomachia, che sembra voler fissare la fugacità dei pensieri dando sostanza al surreale. Attraverso un gioco di colori e trasparenze, con l’uso dei pastelli sulle trasparenti lastre di plexiglas, poi inserite in uno spazio tridimensionale, Gaggiani ci offre una visione caleidoscopica del mondo, invitandoci a esplorare una nuova dimensione. Attraverso la sovrapposizione dei piani bidimensionali, l’artista desidera aggirarne la piattezza, creando un dialogo tra loro per donare una nuova prospettiva di profondità a cui guardare, in una sorta di ribellione alla pagina piatta e bidimensionale. Il risultato è un caleidoscopico gioco di mescolanze di segni grafici e colori, perché come ci ricorda Laura Imai Messina «parlare di colore è un atto di immaginazione», un’operazione che richiede di accettare la sua natura mai definita e irregolare. I sogni, come i colori, sono frammenti di fantasia che prendono forma solo nella nostra mente. Per coglierli, bisogna prima sognarli, abbracciando la loro essenza impalpabile e lasciando che ci trasportino oltre i confini del reale. Le Typomachie di Gaggiani – come lui ci racconta – sono tessute di «caratteri e glifi, atomi delle parole che danno senso alla nostra vita», sono filamenti sottili intrecciati, dove il reale e l’immaginario si fondono in un abbraccio di forze misteriose. Sono gli echi di parole ascoltate, lette e scritte, segni di una scrittura nata da una mente che ha immagazzinato molti libri, perché non è un caso che i titoli delle sue opere prendano spunto dai grandi classici della letteratura mondiale: Decameron, Lolita, Moby-Dick, Memorie di Adriano… La libertà cresce nella conoscenza, ed è così che i colori dell’inconscio permettono alle paure di danzare con i desideri e che le speranze si mescolano per generare nuovi spazi. Le opere di Gaggiani sono ambienti in cui i colori e le parole si trasformano e mutano fluendo come in un mare di possibilità infinite.
Immagini fugaci di mondi nuovi, terre sconosciute e cieli senza confini si svelano come miraggi, che in controluce rivelano i segreti più nascosti. La Typomachia è scrigno di emozioni vibranti che scorrono portando con sé la gioia inconscia dell’infanzia e l’angoscia del non detto, mentre in realtà simboli e lettere creano una scrittura difficile da decifrare, ma che sembra rimandare a una lingua nuova e misteriosa. In questo regno senza leggi, dove tempo e spazio si fermano, la mente si tuffa, esplorando le vaste distese typomachiche di Gaggiani. È così che i materiali onirici diventano un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra il concreto e l’astratto, un richiamo costante ad esplorare le profondità dell’anima e a celebrare la magia dell’immaginazione.
A cura di Paola Facchina.